Questa è una selezione di articoli e fonti sul conflitto in atto che abbiamo stilato per gli iscritti e le iscritte alla nostra newsletter (puoi farlo qui), con la quale abbiamo provato a restituire la complessità spesso appiattita sui temi in gioco. La ragione per cui non abbiamo parlato in questi giorni della guerra, infatti, è dovuta agli enormi problemi di infodemia e infomania, di cui abbiamo accennato in questo post.

Come sempre, essere esaustivi è impossibile, ma abbiamo provato a mettere in fila una serie diversificata di questioni, specie quelle che stanno avendo meno spazio nell’agone politico contemporaneo, per aiutare a farsi un’idea più articolata.
Molti articoli sono in inglese, ma puoi tradurli con Google Translate o DeepL.

– Andrea ha tenuto un appuntamento di Filosofia di Gruppo 
su “Un terribile amore per la guerra” di James Hillman, riascoltabile qui.
– Ieri sera abbiamo improvvisato una diretta su Facebook e Instagram, la trovate sulle nostre pagine, e pochi minuti fa l’abbiamo ricaricata qui su YouTube. Durante la diretta abbiamo parlato tra le altre cose del modo in cui filosofi/e, intellettuali e giornalisti/e si stiano lanciando strali a più non posso da settimane. Un esempio diverso è quello di questa lettera aperta di Adriano Sofri a Lea Melandri, in cui la differenza di vedute non diventa insulto ma dialogo.




Documentari

– Consigliamo Winter of Fire di Evgeny Afineevsky (su Netflix), documentario del 2015 che ricostruisce i fatti di Maidan e mostra video, immagini e interviste a persone che hanno partecipato a quella vicenda decisiva. È sconvolgente, però, che la narrazione su quello che è accaduto tra il 2013 e il 2014 e che ha portato alla fuga dell’allora presidente Janukovyč sia così diversa: nella stessa Ucraina, per molte persone Maidan ha rappresentato il momento in cui il popolo ha fatto sentire la propria voce e il desiderio di far parte dell’Unione Europea, mentre per molte altre è stata una macchinazione occidentale mossa da gruppi neonazisti e che ha poi portato alla strage di Odessa e alle vicende del Donbass.

– Un altro documentario che abbiamo visto in questi giorni è stato Le stagioni del Donbass di Sara Reginella del 2016, in cui si ritrova proprio questa seconda narrazione. Il documentario si basa essenzialmente su interviste a Nicolai Lilin (le cui posizioni filoputiniane in passato abbiamo imparato a conoscere, forse ricorderete un polverone scatenato online qualche anno fa), Eliseo Bertolasi (giornalista anche per Sputnik) e Vauro Senesi. In questo caso la ricostruzione è del tutto polarizzata e basata su queste tre opinioni, e i brevi reportage con interviste alle persone del Donbass sono basate su filmati dello stesso Bertolasi e di Sergeij Rulev. Si parla della mancanza di libertà di stampa in Occidente, ma non si dice mai una parola sulle azioni di Putin. In ogni caso, lo trovate liberamente disponibile su YouTube. Per quanto ci riguarda più che un documentario è una narrazione a senso unico, anche perché 29 minuti su 59 sono dedicati esclusivamente alle idee di Lilin.

– Altro documentario disponibile su YouTube è Donbass – 2016, di Anne-Laure Bonnel. C’è poi L’Ucraina in fiamme, diretto da Igor Lopatonok con interviste firmate da Oliver Stonequi su YouTube.




Libertà di stampa in Russia

– Riguardo alla libertà di stampa (a oggi inesistente) in Russia e a quello che Putin ha fatto a giornalisti e dissidenti negli ultimi 23 anni, consigliamo questo video di Roberto Saviano.

– Interessante anche questo articolo di Giovanni Tizian su Domani sulla censura russa della guerra in Ucraina.

– A proposito di questo tema, consigliamo di seguire il canale Telegram di Giovanni Savino, storico specialista di Russia e Europa orientale. Savino ha dovuto lasciare in fretta Mosca e tornare in Italia perché le opinioni che stava esprimendo sui media italiani lo stavano mettendo in serio pericolo. Sta parlando di moltissime questioni, tra cui la reazione russofobica di queste settimane.

Qui si può leggere una sua intervista.

– Della triste corsa a bandire tutto ciò che è russo si parla anche qui (Joseph Andoni Massad è professore di politica araba moderna e storia intellettuale presso il Dipartimento di studi mediorientali, asiatici e africani della Columbia University).

– A questo proposito, la notizia sconcertante secondo cui Facebook e Instagram consentono agli utenti di chiedere la morte dei soldati russi in Ucraina.

Soldi e finanziamenti

– The New York Times Open Section ha pubblicato questo video in cui Jonathan Pie (un personaggio immaginario creato e interpretato dall’attore e comico inglese Tom Walker) parla di come gli oligarchi russi hanno colonizzato Londra e finanziato i partiti britannici. 
È un video comico, ma molto duro, che parla di qualcosa di cui in Italia non si è praticamente parlato.
– Per approfondimenti, suggeriamo sempre Dì la verità anche se la tua voce trema di Daphne Caruana Galizia (Bompiani), che ha fatto giornalismo d’inchiesta sui rapporti tra oligarchi russi, Malta e Londra. C’entrano anche in questo caso gas, soldi e passaporti europei. Daphne Caruana Galizia è stata uccisa il 16 ottobre 2017.
– Sui finanziamenti ai partiti italiani, qualche settimana fa avevamo consigliato Anatomia di un populista. La vera storia di Matteo Salvini di Matteo Pucciarelli (Feltrinelli), Nazi Italia di Paolo Berizzi (Baldini e Castoldi), Il Libro nero della Lega di Giovanni Tizian e Stefano Vergine (Laterza).
– In Supernova di Nicola Biondo e Matteo Canestrari (Ponte alle Grazie) si descrivono invece le posizioni filo-putiniane espresse negli anni da alcuni esponenti del M5S (tra cui spicca Alessandro Di Battista).
– Di Roberto Saviano consigliamo anche questa diretta sulle mafie, altro tema pressoché assente dal dibattito, e invece centrale.


Propaganda

Per quanto riguarda la propaganda, è documentata l’ingerenza della Russia nelle elezioni americane del 2016, nel referendum Brexit, nelle campagne anti-abortiste (per esempio il Congresso per la Famiglia di Verona del 2019), così come sono chiari (ma non ancora abbastanza) i finanziamenti ai partiti, compresi quelli italiani. La letteratura su questi temi è lunghissima, qui segnaliamo alcuni libri da cui cominciare:

  • Peter Pomerantsev, Niente è vero, tutto è possibile (minimum fax)

  • Peter Pomerantsev, Questa non è propaganda (Bompiani)

  • Gary Lachman, La stella nera (Tlon)

 

David Gilbert ha spiegato qui come, tra l’altro, i siti di propaganda russa stiano riuscendo a far arrivare anche da noi le fake news.

 

Piccola nota: stiamo seguendo alcuni canali Telegram russi e italiani di propaganda, ma preferiamo non segnalarveli per varie ragioni.

Filosofia

Un discorso a parte andrebbe fatto sulle idee filosofiche di Alexandr Dugin, il Rasputin (o Cirillo) contemporaneo.

Si può cominciare con un altro libro di Lachman, ancora inedito in Italia: The return of the Holy Russia: Apocalyptic History, Mystical Awakening, and the Struggle for the Soul of the World (Inner Traditions). Qui un dialogo di Nikita Petrov con Lachman sul libro.

 

Resistenza

– Luigi Manconi ha scritto qualche giorno fa un articolo sulla resistenza ucraina, accostandola a quella partigiana della Seconda Guerra Mondiale. In questo video risponde alle critiche riaffermando la necessità di sostenere l’Ucraina.

– Una delle critiche era stata espressa da Alessandro Portelli qui.



Cosa accadrà?

– Lorenzo Forlani, giornalista esperto di Medioriente, spiega qui perché la guerra in Ucraina potrebbe far esplodere quell’area.

– Qui invece un articolo di Giada Messetti per ISPI Online sulla Cina.

La follia di Putin

Abbiamo letto ovunque che Putin sarebbe pazzo oppure fin troppo razionale.

– Qui un articolo interessante di Sandro Modeo.
– Ne scrive anche Nicola Melloni su Jacobin.
Consigliamo anche:

  • Modello Putin di Mattia B. Bagnoli (People);
  • le inchieste di Anna Politkovskaya (per esempio Cecenia, pubblicato da Fandango, e La russia di Putin, pubblicato da Adelphi);
  • e per la Russia dopo l’URSS, i classici Tempo di seconda mano e La guerra non ha un volto di donna (entrambi Bompiani) della Premio Nobel Svjatlana Aleksievič.
  • Per fare chiarezza sulla differenza tra pazzia e psicopatia, sempre utile Psicopatici al potere di Jon Ronson (Codice).

 

Idee

Qui una lucida riflessione di Luca Sofri contro la trascuratezza dell’informazione.
– Qui il punto di vista di Davide Orecchio (con qualche consiglio di lettura).
– Qui un intervento di Orsini (Direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS) a Piazza Pulita di cui si è parlato moltissimo in questi giorni.
– Qui un articolo di John Joseph Mearsheimer, politologo americano e studioso di relazioni internazionali.
– Qui un’intervista ad Anatol Lieven, autore, giornalista e analista politico britannico, di Doug Henwood su Left Business Observer.
– Qui il punto di vista del ricercatore ucraino Volodymyr Artiukh.
– Qui un articolo di Jeff Rogg per il Los Angeles Times.
– Qui Marco Bascetta parla della necessità di non confondere EU e NATO.
Qui il sito di Limes, seria rivista italiana di geopolitica.

Libri

Condividiamo anche qui titoli di libri che ci avete consigliato in queste settimane:

 

  • La strada del Donbass Mesopotamia di Serhij Zadan (Voland)
  • Storia e geopolitica della crisi ucraina di Giorgio Cella (Carocci)
  • Il futuro è storia di Masha Gessen (Sellerio)
  • La frontiera e Sovietistan di Erika Fatland (Marsilio)
  • La grande carestia di Anne Applebaum (Mondadori).

 

In conclusione, speriamo che questi consigli di lettura e visione possano esserti utili. Rimangono fuori tantissimi temi (per esempio la questione per cui gli ucraini neri hanno difficoltà a lasciare il paese, qui, e quella sui gruppi neonazisti), ma ciò a cui stiamo assistendo è davvero una questione estremamente complessa. Non facciamoci bastare le opinioni.

Maura e Andrea