di Andrea Colamedici
Per un neofita oggi è difficilissimo districarsi tra le maglie del mondo spirituale contemporaneo. È quasi insormontabile l’iperproduzione di libri, conferenze, seminari, guru e scuole che promettono guarigione, verità, benessere o risveglio, e per un ragazzo o una ragazza esordiente nel panorama post new age è praticamente impossibile non andare a sbattere almeno una volta contro un pazzo o una psicosetta. È comunque un’esperienza importante: un falso guru può insegnare (involontariamente) molto a chiunque sia in grado di accogliere e trasformare quell’esperienza.
Eppure, certi incontri e scontri sono evitabili. Quello che segue è il decalogo stilato da un conferenziere, organizzatore d’eventi, autore ed editore vicino al panorama spirituale contemporaneo che aiuta a diffidare dalle imitazioni.
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Diffida da chi inserisce nei propri discorsi riferimenti vaghi e non circostanziati a concetti scientifici. In particolare, diffida da chi parla delle relazioni tra fisica quantistica e spiritualità. Salvo rarissimi casi, la “fisica quantistica” nella spiritualità è solo un modo per dare una pennellata di apparente scientificità a un discorso senza fondamenta.
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Diffida da chi non è aperto al confronto e poggia le proprie affermazioni su assunti del tipo “l’ha detto l’esoterismo” o “questa è la vera natura dell’uomo”. Un ricercatore non dimentica mai la propria limitatezza, non crede esista qualcosa definibile “l’esoterismo” né si illude di conoscere la “vera” natura dell’uomo.
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Diffida da chi non ha dubbi su quel che dice ed è convinto di avere l’ultima e l’unica conoscenza sulla vita, l’universo e tutto quanto. Spesso in casi simili l’utente è invitato a non frequentare altri corsi, a non informarsi e a non sviluppare elementi per confrontare e comprendere. Al contrario, è il discernimento la base del percorso interiore.
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Diffida da chi vuole convincerti dell’esistenza di un enorme complotto universale ordito per renderti sempre più schiavo e stupido, davanti al quale sei totalmente impotente. Esistono molte varianti di questa convinzione, che spaziano dagli alieni agli illuminati. In ogni caso, quel che lasciano è la certezza di non poter fare nulla per cambiare lo stato attuale delle cose, trasformandoti in un attimo da esploratore entusiasta a depresso complottista.
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Diffida da chi dice di essere un illuminato o un risvegliato. O è una strategia di marketing per conquistare adepti o è semplice delirio di onnipotenza. Un “essere cosciente” non ha bisogno di definirsi tale.
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Diffida da chi abusa di tecniche o sostanze per raggiungere stati non ordinari di coscienza e ti invita a fare altrettanto. Tecniche e sostanze (tra cui vi è comunque un abisso) sono ponti artificiali per raggiungere una condizione che invece va costruita con se stessi e da se stessi. La “dipendenza da centro olistico” o da “stato non ordinario di coscienza” è molto più frequente e pericolosa di quanto si creda.
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Diffida dalla spiritualità sui social network. Meme evolutivi, meditazioni su facebook, post che copiano articoli che copiano libri che copiano altri libri: se cerchi un posto dove confonderti e allontanarti il più possibile dalla fonte, l’hai trovato.
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Diffida da chi promette guarigioni miracolose senza sforzo e critica a prescindere ogni forma di analisi e ricerca scientifica, salvo poi riportare nell’ambiente olistico gli stessi limiti del mondo scientifico. Scienza e ricerca interiore non sono in contrasto. Al contrario, possono illuminarsi a vicenda quando il rispetto e la preparazione sono profondi e reciproci.
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Diffida da chi usa la spiritualità per disinteressarsi del mondo circostante. Il riconoscersi “creatori della realtà” o “all’interno della matrix” porta sempre più persone a sentirsi al di fuori o al di sopra del mondo, a non avere cura di ciò che li circonda, deresponsabilizzandosi e allontanandosi dalla meraviglia dell’esserci.
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Diffida da chi fa decaloghi e ti invita a diffidare.
p.s. diffida anche da chi scrive decaloghi composti da un numero di punti inferiore o superiore a dieci. Se non ti è chiaro cosa significa “decalogo”, è difficile che tu conosca le geografie dei mondi interiori.